a una donna è perchè
desidera qualcosa in cambio
e questo qualcosa non è fare
conversazione"
Da "Desperate Housewives"
A qualcuno piace stronza.
Gli uomini, si sa, non sono sempre amanti perfetti e infallibili. Anche le donne, per carità. Ma almeno i maschi è più semplice arrivare al dunque. Per facilitare loro la vita sotto le lenzuola, un gruppo di sessuologi intervistati dal sito Foxnews, ha stilato un elenco dei dieci errori più comuni che i maschietti fanno.
1 - I preliminari cominciano solo a letto. Sbagliato. Iniziano molto prima. Il consiglio degli esperti è: trattate la vostra lei come una principessa, fatela sentire desiderata. Perché anche il corteggiamento serve a migliorare i rapporti sessuali, specie nel lungo periodo. Prima dell'amplesso vero e proprio ricordate poi che le donne le donne apprezzano i prelimimari. A meno che la vostra compagna non sia come Sabrina Ferilli, che ama arrivare subito al dunque.
2 - La fretta è una cattiva consigliera, specialmente a letto. Non esistono solo le "zone basse". Prima di arrivare al sodo ci sono altre parti del corpo femminile su cui vale la pena soffermarsi.
3 - Il clitoride, questo sconosciuto. Oltre il 70% delle donne raggiunge l’orgasmo così, motivo per cui questo organo non è da ignorare. Insomma, non sempre basta la penetrazione.
4 - Non provare neppure a cercare il Punto G. La centrale del piacere femminile si trova tra la parete anteriore della vagina e la parete posteriore della vescica, a 6-8 centimetri dall’ingresso del canale vaginale. Gli studiosi l’hanno fotografato e misurato, ma non sempre c’è, come ha scoperto il professore Emmanuele Jannini dell'Università dell'Aquila, che spiega: «Non ci sono due orgasmi nella Donna ma solo uno con due diversi accessi. Il clitoride per tutte o anche il punto G per alcune, retrobottega del clitoride, che permette di raggiungere un orgasmo psicologicamente diverso rispetto a quello clitorideo».
5 - Pensare solo a voi stessi. Il sesso lo si fa in due, quindi vale la pena giocare insieme alla propria partner, non concentrarsi verso un unico obiettivo.
6 - Non curare il proprio aspetto. Molte volte gli uomini sono portati a confrontare la propria donna alle altre, concentrandosi sui difetti della propria lei. Senza pensare al proprio aspetto. Ingrassare e non curarsi rendono poco attraente una donna ma anche un uomo.
7 - Pensare che lei non abbia fantasie. Sbagliato, anche lei ne ha: andate alla scoperta del lato “oscuro” della vostra partner.
8 - Pretendere che a letto lei si comporti come una pornostar. Quello che vedete nei film a luci rosse è girato su un set, non è uno spaccato di vita vera. Quindi non abbiate la pretesa che la vostra lei si comporti come una stella dell’hard. Del resto neppure voi siete Franco Trentalance, né Rocco Siffredi.
9 - Credervi un attore porno (vedi sopra). No, non lo siete. Ma non è il caso di deprimersi.
10 - Dopo l’orgasmo è finita. Se lei ha raggiunto l’apice del piacere non per forza è terminato tutto. Si può ricominciare con un’altra manche. O concludere con due coccole.
da libero
Il Collare formale (spesso chiamato il Collare Slave) è la rappresentazione della fase finale di impegno tra l'elemento dominante e sottomesso. Questo collare è offerto dopo che il Dominante ed il sub hanno progredito attraverso il 'Collare di Esame' e il 'Collare di formazione'. La cerimonia di collarizzazione è di pari peso alla profondità di un impegno matrimoniale. E' un simbolo universalmente riconosciuto di una relazione stabile. Quello che per i Vannilla é lo scambio di anelli, in un matrimonio.
Il Dominante è responsabile della vostra educazione della vostra mente del vostro corpo e della vosta anima. Il Dominante si prende cura dell'addestramento dello schiavo tutto questo va preso con il massimo rispetto per entrambe le parti.
Le fasi di collarizzaione e quindi i rispettivi collari, sono tre:
Collare di considerazione. E' una fase interlocutiva, dominante e e sub si conoscono. il collare indica ad altri dominanti che interagire con il sub non è permesso.
Collare di addestramento. Il Dominante ed il sub iniziano il loro percorso di addestramento. Il collare viene consegnato dopo un lungo colloquio con il sub, dove si focalizzano tutti gli obiettivi e l'iter da seguire. Inizia un percorso di un cammino profondo, una promesa di devozione, amore e rispetto reciproco.
Collare convenzionale. Questo rappresenta lo stadio finale dell'impegno. Lo schiavo ha completato il suo cammino mostrando completa prostrazione. La consegna del Collare è equiparabile ad una promessa nuziale.
Un dettaglio é un iceberg che comincia solo con la punta. Un dettaglio é un mondo senza confini.
Aldo Busi, Casanova di se stessi
Spesso, quando si arriva al momento delle presentazioni, lei e lui hanno già comunicato tra loro. Senza quasi sapere perché, è nato qualcosa: un’attrazione, una curiosità, un contatto. Anche durante le prime fasi del corteggiamento, non è il linguaggio verbale a fare da padrone, ma quello, sottile e inequivocabile, del corpo. È un codice, composto da una serie di segni, di segnali sessuali: atteggiamenti, movimenti, posture, sguardi... L’insieme di questi gesti dà origine a una “danza seduttiva”, che ci rende più visibili e attraenti, comunica la nostra disponibilità, risveglia l’interesse dell’altra persona.
MILANO - L’eros è femmina. Vale quasi sempre, ma ancora di più in letteratura, dove il genere è prerogativa del gentil sesso, che poi a quanto pare, tanto gentile non è. Il trend era già in atto da qualche anno come dimostra la prolificità della collana Pizzo Nero, edita da Borelli, il cui claim recita «romanzi erotici per donne scritti da donne». E proprio l’editore Borelli, per Pizzo Nero, ha realizzato un’inchiesta interessante sul profilo degli acquirenti di libri erotici: sono donne al 65%, per il 63% di loro l’eroina ideale è una donna in carriera, seguita a ruota dalla spregiudicata e dalla disinibita, e se pensate che l’eroe sia il principe azzurro, ravvedetevi: è lo schiavo sessualmente sottomesso, che con un indice di gradimento del 60% batte sul campo sia l’esecutore che il romantico (misero 35%).
DOMINAZIONE E SESSO DI GRUPPO - Per quanto riguarda l’ambientazione delle fantasie erotiche va alla grande l’albergo di lusso (30%), ma non se la cavano male neanche ambulatori medici (27%) e prigioni (25%). La fantasia erotica più gettonata? Dominazione, manco a dirlo, (35%) seguita a lunga distanza dal sesso di gruppo (16%). Ma c’è un nuovo interessante risvolto che riguarda tutta una categoria di scrittrici erotiche italiane ed è la componente world wide web. Le nuove scrittrici non si nutrono di sola carta: scrivono blog, si fanno promozione su myspace o facebook, utilizzano la tecnologia come raccolta e veicolo di comunicazione, hanno avatar e state sicuri che potete trovarle in rete per molta parte del loro tempo.
COMPAGNI DI LETTO - Chi sono? Tipe toste, le signore. Hanno circa trent’anni, sono ovviamente laureate e lavorano nell’ambito della comunicazione. Si chiamano Elena Torresani, Nadiolinda, Cristiana Formetta, Caterina Cutolo, Gisy Scerman, Eliselle. Ognuna racconta l’eros, talvolta il sesso, a modo suo. L’unico comune denominatore è l’utilizzo di un nuovo mezzo per comunicarlo. Nadiolinda, che per Mondadori ha pubblicato «Se non ti piace dillo, l’amore ai tempi dell’happy hour», traccia un’indagine sociologica applicata al maschio, quasi un’antropologia alla ricerca del perfetto compagno. Di letto e non di vita, come ci tiene a precisare l’autrice, che ironicamente racconta vizì e virtù di un anno di singlelaggio selvaggio. Nadiolinda è partita da un blog, segnalato poi agli addetti ai lavori, ha un suo sito internet e, ovviamente un Myspace. «Da quando ci vivo nel web, come Nadiolinda, ho imparato che ci puoi costruire relazioni importanti e anche prendere delle cantonate colossali. Appartengo all'ultima generazione che considera il reale più del virtuale. ma che si sta arrendendo all'evidenza del fatto che la virtualità è una parte irrinunciabile della vita di tutti i giorni. Sono una zia curiosa, poco attenta alle mode e molto critica su tutto quello che vedo: mi capita di dare consigli e di non capire quello che mi viene spiegato, anche quando sono stata io a fare le domande. E sì che mi sembrava anche di aver fatto una domanda chiara... è che il web ha un linguaggio tutto suo, che un po' è suppergiovane e un po' è supperingegnere e io coi troppo giovani e con i troppo ingegneri non c'ho mai preso molto. Ecco la verità: il web è un'orizzonte e la vita virtuale rende possibili molte cose che nella vita reale non hanno mezzi né spazi. Nadiolinda non esiste. Ma a volte ho l'impressione che sia più reale di me. Nadiolinda è il mio potenziale illimitato, la mia occasione di eternità, ma è anche una stronzetta virtuale e l'ho avvertita più volte: se non ti dai una regolata, se non la pianti di flirtare dallo schermo, se non ti copri un po' e non impari cos'è la decenza... mi bastano tre click per eliminarti per sempre dalla rete!».
SUL WEB SI OSA DI PIU' - Stesso percorso per Elena Torresani , che ha da poco pubblicato il suo primo libro «L’inferno di Eros - un poema erotico» (AndreaOppureEditore), un libro nato dall’incontro in rete con la fotografa Monica Papagna. «Tra i lettori del mio blog si annidava la fotografa Monica Papagna, che un giorno mi ha contattata per chiedermi se mi andava di scrivere un pezzo erotico per il vernissage della sua mostra “Fil Rouge” presso la Marena Rooms Gallery di Torino. Ammetto che non è stato facile: l’erotismo era un genere un po’ troppo sottile per il mio stile ruspante. Alla fine però la lettura di “Danze Balcaniche” davanti ai giornalisti intervenuti per il vernissage è stato un successo, e questo ha decretato la nascita del mio primo libro “L’inferno di Eros”. Unendo gli scatti della Papagna alle mie parole, dando libero sfogo anche a linguaggi erotici un po’ più spinti e a paesaggi più goderecci (decisamente più nelle mie corde) in due mesi di notti sulla tastiera ho sfornato questa creatura, che a gennaio 2008 è stata pronta per la valutazione delle case editrici. Ovviamente, in tutto questo la rete ha avuto un ruolo fondamentale: non sarei mai arrivata a sviluppare nessun ipotetico talento né a pensare di poter pubblicare un libro. Ho sempre saputo di essere priva di qualsivoglia spirito narrativo, e solo il supporto e l’affetto dei miei amici del web mi ha spinto ad osare il passo dal blog alla carta stampata».
L'EROTISMO 2.0 - Poi c’è Cristiana Danila Formetta, l’unica scrittrice attiva anche in America. In Italia ha pubblicato per la Coniglio Editore il romanzo erotico «La vita sessuale dei camaleonti» già incluso nella prestigiosa antologia International Erotica (Robinson, London), al fianco del premio nobel Elfriede Jelinek e di J.G. Ballard.Nel 2008 ha pubblicato Necro Baby, un booklet per la PesaNerviPress con racconti di pericolose "femme fatal" che prima seducono e poi distruggono chi le avvicina. «I blog promuovono un contatto diretto tra l'autore e il lettore, e permettono di entrare in confidenza con migliaia di persone, di stringere rapporti più stretti con il pubblico in maniera più immediata di come accadeva in precedenza, con i tour letterari, ad esempio. Credo che oggi il termine "scrittura erotica" sia limitato, sarebbe più giusto parlare di Erotismo 2.0. perché con internet il sesso è oramai una questione di byte, e strumenti come blog o social network sono diventati un ottimo strumento di promozione per le proprie opere. Io per esempio sono molto attiva su My Space». Val la pena di segnalare la collaborazione allo stilosissimo blog www.cooletto.com, un blog tematico che tratta di erotismo a tutto tondo: sesso frizzante, perverso, burlesque, ma anche fetish e sadomaso, con lezioni di bondage e altri tutorial illustrati del genere.
ROMANTICISMO E SESSUALITA' - Caterina Cutolo ha pubblicato nel 2005 il suo romanzo d’esordio «Pornoromantica», una versione narrativa dei migliori post del suo blog, dove con grande ironia ed uno stile leggero e scanzonato, l’autrice fonda una vera e propria corrente di pensiero che combina l'integralismo romantico con il sesso sublime: il Pornoromanticismo, appunto. «Ho aperto il blog Pornoromantica nel giugno 2003, più che altro spinta dall'idea di avere finalmente dei lettori, cosa che mi stimolò moltissimo e da subito a sforzarmi di scrivere meglio, di catturarne l'attenzione, di spingerli a lasciarmi un'impressione, un feedback tra i commenti. L'ho intitolato Pornoromantica senza pensare in verità a dei contenuti a tema, ma solo perché mi ero appena inventata questa parola e mi divertiva e mi rappresentava in quel momento. Dopo un paio di mesi ricordo che scrissi un post diverso dagli altri, in cui raccontavo la mia scoperta della masturbazione all'età di 21 anni, dei fallimentari (e comici) tentativi prima di riuscirci, di come la mia vita sessuale sia cambiata in meglio in seguito grazie al fatto che conoscevo meglio il mio corpo e il mio piacere. La reazione dei lettori e delle lettrici fu entusiasta e partecipata, questo mi ha spinta da quel momento in poi a continuare il blog a tema, tanto più che a quel punto il titolo del blog si è rivelato assolutamente perfetto».
PADRONA E SCHIAVO - Chiudiamo la carrellata con Eliselle: ha pubblicato racconti erotici come «Altri amori» e «Tua, con tutto il corpo» antologia di racconti erotici al femminile. Dai suoi testi erotici è stato ricavato uno spettacolo teatrale, «Strettamente riservato», rappresentato in luoghi off-off di Milano dalla compagnia teatrale Attoprimo, diretta da Rocco Di Gioia. Adesso però ha fatto il grande salto, è passata dall’erotismo ai chick -lit, con il divertente «Fidanzato in affitto» (Newton Editore), la storia di una ragazza qualunque che quando perde il lavoro per mantenersi adotta uno schiavo. «Dopo un'iniziale titubanza, Cristal decide di tentare il tutto per tutto e risponde a un annuncio che sembra fare al caso suo: "Cerco disperatamente una padrona per servirla come suo schiavo... Adorazione senza limiti né remore"» si legge nella quarta di copertina.. A ben vedere, un po’ di sesso è rimasto anche qui….
fonte Corriere.it
No, non é così, lo so:
nuda sei stupenda.
Hai di peggio
sei una stronza.Marziale